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Polonia: outlook economico e prospettive per il futuro

L’agenzia Fitch ha recentemente confermato l’outlook stabile dell’economia polacca, con un rating “A-“. La stabilità macroeconomica, la resilienza agli shock esterni e la diversificazione dell’economia (che può contare su diversi settori chiave) permettono alla Polonia di mantenere un rating elevato e stabile, nonostante alcuni appunti sul futuro delle performance economiche. In particolare, la crescita nel 2023 è destinata ad essere relativamente scarsa, pari a 1.1%. Il rallentamento è principalmente dovuto alla riduzione della domanda interna ed esterna, oltre che alla cronica inflazione e alla minore fiducia di famiglie e imprese. Secondo Fitch, l’economia polacca tornerà a crescere a tassi più elevati nel 2024 e il rischio di una lunga fase di recessione è, allo stato attuale, basso.

Secondo un’analisi effettuata da ING, uno dei motivi per cui l’economia polacca continua a mostrare performance positive nonostante alcuni rallentamenti (tra cui anche una lieve diminuzione della produzione industriale) è il prezzo più basso del gas. Nonostante alcuni settori più colpiti dal caro energia (tra cui il settore chimico e quello metallurgico) subiranno durante la prima fase dell’anno ulteriori perdite, dovute principalmente all’eredità della situazione vissuta durante gli scorsi mesi, ci si aspetta che la produzione industriale tornerà a salire durante la seconda metà dell’anno, con conseguenze positive sul PIL polacco nel 2023.

Durante il recente Forum economico mondiale di Davos è stato affrontato il tema della regionalizzazione e dell’accorciamento territoriale delle supply chain, al fine di evitare i rischi che negli ultimi anni hanno danneggiato i processi produttivi e quelli di import-export. Secondo gli esperti intervenuti, la Polonia può proporsi come un hub privilegiato per garantire a fornitori, distributori e produttori un ambiente adeguato ad accogliere le rinnovate supply chain, più corte e maggiormente sicure. La posizione mediana tra occidente e oriente europeo, la stabilità economica e la disponibilità di manodopera esperta e qualificata rappresentano, secondo i partecipanti al Forum di Davos, punti di forza che la Polonia potrà far valere nella rinnovata gestione della distribuzione di merci e servizi.

Da monitorare infine la posizione della Polonia come avamposto della comunità occidentale ed europea nel supporto all’Ucraina. La discussione politica in merito alle nuove forniture all’Ucraina di armi pesanti stanziate in Polonia (in particolare i tank Leopard) potrà avere alcune ripercussioni negative sulla stabilità dell’approvvigionamento energetico e, più in generale, sulle sorti delle prossime fasi del conflitto tra Russia e Ucraina.

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