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Attualità economica polacca

Durante le ultime settimane l’attualità politica ed economica polacca ha registrato un particolare fermento: le pressioni migratorie al confine bielorusso, le crisi diplomatiche con l’UE e la ripresa della curva dei contagi hanno posto nuovamente la Polonia al centro dell’attenzione mediatica.

 

Nonostante le pressioni interne ed esterne, le performance economiche rimangono solide e, secondo vari indicatori, sopra la media europea. Il netto aumento dei contagi non sembra spaventare le aziende polacche che, secondo la recente classifica “CEE TOP 500” stilata da Coface, hanno registrato livelli #record nel 2020 per quanto riguarda medie e grandi #imprese, posizionando la Polonia al primo posto tra i paesi dell’Europa centrale e dell’est per gestione ottimale della situazione di pandemia.

 

Cresce inoltre il salario medio aziendale (+ 8.4% rispetto ad ottobre 2020) e, nel venticinquesimo anniversario dell’entrata della Polonia nell’OCSE, il PIL pro capite polacco ha quasi dimezzato il gap dalla media dei paesi membri (dal 40% del 1996 al 70% del 2021).

 

Da monitorare infine l’andamento dell’inflazione, ai massimi ventennali (6.8%) secondo le stime GUS, e del cambio zloty/euro. La moneta nazionale polacca ha infatti segnato il suo minimo dal 2009, sfondando la barriera dei 4,7 zloty per euro, a cui ha seguito la dichiarazione del premier #Morawiecki, impegnatosi al mantenimento di valori dello zloty sostenibili rispetto alla moneta comunitaria.

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